Normative

Novembre 2020

 

Il regolamento europeo droni entrerà in vigore il 1° gennaio 2021 come confermato con il Regolamento di esecuzione 2020/746 della Commissione pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

 

La competenza sulla regolamentazione delle cosiddette operazioni SAPR (mezzi aerei a pilotaggio remoto) passerà dall'ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) all'EASA (European Union Aviation Safety Agency.

 

Dal primo gennaio 2021 le regole saranno più definite ma obbligheranno tutti ad una maggiore responsabilità anche per chi utilizza piccoli droni per scopi di svago.

 

LA REGISTRAZIONE:

 

Il primo obbligo per tutti è quello di registrare il proprio Drone, anche quelli per il tempo libero.

 

Si riporta quanto specificato sul tema sul sito D-Flight:

[...]"Sono esentati da questo obbligo i SAPR impiegati per sole finalità ricreative di massa al decollo uguale o inferiore ai 250gr e non dotati di telecamere ad alta definizione o di qualsiasi altro strumento che possa potenzialmente pregiudicare la privacy"[...]

 

Pertanto, la registrazione è obbligatoria per tutti i droni dotato di sistema di videocamera e deve essere effettuata sul sito D-Flight (https://www.d-flight.it/web-app/).

 


Con la registrazione viene rilasciato un QR CODE (una sorta di Targa del Drone) da apporre sul drone che ne certifica la proprietà, inoltre si avrà accesso alla cartografia aggiornata con le limitazioni di volo e le zone no-fly.

 

Prima di ogni cosa bisogna chiarire che nei regolamenti quando si parla di "operazioni" si intende semplicemente far volare il proprio drone.

 

 

 

 

 

LE CATEGORIE e LE CLASSI:

 

L’EASA, a differenza dei precedenti regolamenti dell’ENAC, ha istituito alcune classi per le operazioni e alcune categorie per i droni e dipende dal tipo di volo che si esegue con il drone in relazione alla potenziale pericolosità (*) dell'operazione.

 

*Attenzione: si intende non la pericolosità per il drone, (possibilità di schiantarlo su un muro, albero, scogliera o altro…) ma alla pericolosità per le persone e le cose (rischio di farlo cadere in testa a qualcuno o di finire contro un palazzo).

 

LE CATEGORIE:

Sono 3 ed includono tutti gli APR, dai piccoli droni agli aerei passeggeri:

  1. Aperta (OPEN)

  2. Specificata (SPECIFIC)

  3. Certificata (CERTIFIED)

 

La categoria OPEN, a sua volta, è suddivisa in altre 3 sottocategorie che dipendono dalla posizione del velivolo in volo rispetto alle persone.

 

Per il regolamento non è rilevante il fatto che si stia pilotando un APR (Aereo a Pilotaggio Remoto) per hobby o lavoro, conta solo se ciò che si stà facendo può essere pericoloso.

 

La categoria CERTIFIED è destinata ad impieghi evoluti per operazioni ad alto rischio e/o con l’impegno di spazi aerei ampi ed eventualmente trafficati. Richiede competenze e caratteristiche dei droni superiori e certificate a livello di aviazione generale.

La categoria SPECIFIC consente di eseguire operazioni a medio rischio a cura di piloti dotati di attestato e nel rispetto di precisi limiti operativi standard oppure con specifica valutazione di rischio.

La categoria OPEN dà la possibilità a tutti i piloti dotati di attestato di volare con droni fino a 25 kg in scenari a basso rischio senza particolari autorizzazioni. Impiegando droni dotati di marcatura C0, C1, C2, sarà possibile volare con minori limiti operativi rispetto a quelli già noti del regolamento Enac. Gli attuali droni non dotati di marcatura potranno volare in open ma lontano dalle persone (A3).

 

Operazione (attività di volo) OPEN:

 

 

Se il volo dovesse eccedere anche solo una di queste limitazioni l'operazione diventa SPECIFICA.

 

Per la categoria SPECIFIC sono previste autorizzazioni speciali valutate di volta in volta dall’ENAC o dagli enti preposti e a loro volta le operazioni Specifiche possono diventare CERTIFICATE (se sussistono alcuni requisiti di pericolosità tali da non poter rimanere nel confine delle Specific), per queste valgono regole aeronautiche.

 

In riferimento alla marcatura CE, i velivoli dovranno avere un marchio “aggiuntivo”, in relazione alla classe di appartenenza, ovvero le seguenti classi di prodotto.

La classe identifica con la marcatura le distinte caratteristiche di sicurezza che abilitano quel drone all’uso in certi scenari. Una di queste caratteristiche è il peso. Ulteriori classi (C5, C6,..) identificheranno droni abilitati a scenari più complessi.

 

 

LE CLASSI:

 

 

TABELLA RIASSUNTIVA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

IL PATENTINO:

Dal 1° gennaio 2021 anche per scopi ricreativi sarà necessario ottenere un attestato abilitante per poter pilotare un drone sopra i 250 grammi, sono attualmente esclusi tutti i droni al di sotto dei 250gr.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per approfondimenti e maggiori info, consultare i Link e i Documenti in allegato:  

 

https://www.enac.gov.it/sicurezza-aerea/droni/normativa-droni

https://www.enac.gov.it/sicurezza-aerea/droni/pilota-apr-operazioni-non-critiche

https://www.enac.gov.it/la-normativa/normativa-enac/regolamenti/regolamenti-ad-hoc/regolamento-mezzi-aerei-pilotaggio-remoto

https://www.easa.europa.eu/domains/civil-drones-rpas

https://www.easa.europa.eu/document-library/easy-access-rules/easy-access-rules-unmanned-aircraft-systems-regulation-eu#group-publications

 

 

Allegati PDF 

Normativa EASA UAS (ENG)
AMC EASA UAS (ENG)
AMC (Issue) EASA UAS (ENG)
Gazzetta ufficiale Europea
Gazzetta ufficiale Europea